giovedì 4 novembre 2010

Il Liceo Scientifico di Spoleto aderisce alla protesta




DICHIARAZIONE DI UN GRUPPO DI DOCENTI DEL LICEO SCIENTIFICO STATALE “ A. VOLTA” DI SPOLETO SULL’ASTENSIONE DALLE ATTIVITÀ NON OBBLIGATORIE

    Di fronte all’opera di graduale smantellamento nei confronti della scuola pubblica italiana, i docenti del Liceo Scientifico di Spoleto che sottoscrivono questo documento hanno scelto, con rammarico, l’astensione dall’effettuare alcune attività non obbligatorie, pur considerate un arricchimento per la formazione. Tale astensione assume la valenza di protesta per difendere i nostri diritti di lavoratori senza venir meno ai doveri contrattuali: lezioni, attività collegiali, azioni connesse alla realizzazione dell’offerta formativa.
   Con questa iniziativa non si vogliono creare contrapposizioni fra docenti e famiglie o docenti e studenti, ma rendere tutti coscienti delle difficoltà in cui versa la scuola, affinché tutti contribuiscano a far sentire il proprio disagio dal proprio punto di vista.
   I punti maggiormente critici e dannosi sono i seguenti:
·        la crescita del numero degli alunni per classe che rende precaria la sicurezza e arreca grave danno all’efficacia dell’attività didattica;
·        la dequalificazione e l’impoverimento dell’offerta formativa che derivano dall’azzeramento dei corsi sperimentali;
·        il taglio delle risorse per il funzionamento della scuola e, in particolare, per le attività di sostegno e recupero che priva gli alunni più deboli dei necessari interventi personalizzati;
·        il taglio dei fondi per le supplenze e la saturazione delle cattedre a 18 ore e oltre, che riduce la disponibilità di personale per le sostituzioni e produce, dunque, una diminuzione del numero di ore e di giorni di lezione effettiva per gli studenti;
·        il mancato rinnovo di contratti per docenti precari e per personale amministrativo, tecnico e ausiliare che, negli anni, sono stati indispensabili per il funzionamento della scuola;
·        la mancanza di un piano nazionale preventivo e diffuso di aggiornamento dei docenti sui nuovi indirizzi e programmi di studio;
·        l’avere applicato la riforma con forzature nei tempi e nei metodi nonostante i pareri negativi del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione e le diverse sentenze di illegittimità del TAR.
Tutti questi fattori concorrono ad un notevole abbassamento della qualità della scuola pubblica con grave danno per gli studenti.
A tutto ciò si aggiunga che per i viaggi d’istruzione, che comportano un impegno totale degli insegnanti e notevoli responsabilità per gli stessi dal punto di vista penale e civile, non è previsto alcun compenso o rimborso spese nel totale disconoscimento del lavoro svolto,
pertanto
i sottoscritti docenti, aderendo alla protesta che sta coinvolgendo un notevole numero di scuole in tutto il paese, decidono, per questo anno scolastico, di:
·        astenersi dall’effettuare viaggi d’istruzione;
·        non dare disponibilità ad effettuare ore di supplenza e di eccedenza non obbligatorie;
·        ridurre drasticamente l’adesione a progetti espressamente non previsti dal POF.
Con la presente ci rivolgiamo in particolare agli alunni ed alle famiglie perché comprendano il significato e la validità della nostra protesta.

Spoleto, 30 ottobre 2010


                                                                                                            I docenti

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