lunedì 15 novembre 2010

Comunicazione ai Consigli di Classe del Liceo Scientifico Alessi

La protesta degli insegnanti (astensione da viaggi di istruzione e da attività aggiuntive) in atto in questi giorni, sta assumendo nella provincia di Perugia dimensioni sempre più ampie. Il liceo classico, ad esempio, ha raggiunto il 100% di adesioni.
La stessa iniziativa si sta rapidamente diffondendo in tutta Italia (Torino, Bologna , Firenze, Roma, Catania,…).  Per il 15 dicembre è prevista a Firenze una manifestazione regionale indetta da CGIL, GILDA e CISL.
Si tratta di una protesta del tutto trasversale e per una volta lontana da schieramenti di partito che raccoglie il sempre maggiore malessere diffuso nella scuola italiana.
I viaggi di istruzione, benchè collegati all’attività didattica, a fronte di un impegno di 24 ore su 24, dopo l’azzeramento dell’iindennità di missione, non vengono riconosciuti in alcun modo dall’amministrazione.
Dopo essere stati sempre più marginalizzati e maltrattati, considerati fannulloni dal tam tam mediatico, dopo aver subito tagli agli organici, incremento degli alunni per classe, tagli alla retribuzione, blocco degli scatti di anzianità, quale senso può ancora avere per gli insegnanti accettare tali carichi di lavoro?
Si tratta della forma più evidente di volontariato. La decisione di astenerci dai viaggi non è stata una scelta facile perchè ci sta a cuore il nostro lavoro, perchè ci stanno a cuore i nostri allievi, perchè rinunciamo ad un’attività che è sicuramente tra le più significative per la crescita dei nostri studenti.
Viviamo in una scuola che si regge, nonostante i governi, sempre più sul lavoro, la passione e la professionalità dei docenti e su forme più o meno latenti di volontariato. Ma quanto possiamo ancora sostenere le varie forme di lavoro sommerso? Quanto può ancora essere di qualità una scuola che continua a subire tagli di fondi essenziali per il funzionamento, con classi sempre più numerose, che non riesce a garantire le ore di lezione dichiarate perché non ci sono soldi per i supplenti, che non ha laboratori funzionanti per mancanza di tecnici?
Si tratta in definitiva di disprezzo da parte dei governi verso la scuola e la sua offerta formativa. Siamo invece convinti che essa debba essere ancora il luogo dove si possa educare, insegnare, crescere. E’ importante difendere una scuola pubblica, di qualità, per tutti, che torni ad avere il ruolo centrale che le compete nella società.

Chiediamo a tutte le componenti dei consigli di classe di sostenere la nostra protesta non aderendo a stage (linguistici o sportivi) e viaggi d’istruzione.

Ci chiediamo inoltre: è opportuno, dopo la decurtazione di ore di lezione, per effetto della riforma, e il considerevole aumento di ore scoperte per mancanza di sostituzioni, sottrarre ulteriore tempo all’attività didattica curricolare?

Iinfine, non organizzando viaggi di istruzione in questo periodo di crisi economica, forse solleviamo anche le famiglie dall’impegno gravoso di sostenerne le spese.


RSU del Liceo scientifico “Alessi”
Coordinamento docenti per la scuola pubblica di Perugia 

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