domenica 31 ottobre 2010

Articolo Tre

La trasmissione televisiva di Rai Tre  del 29 ottobre 2010 si è occupata di tagli alla scuola.
Per rivederla  clicca qui

venerdì 29 ottobre 2010

Assemblea cittadina


Sosteniamo la scuola pubblica italiana



Si sta allargando sempre più nelle scuole umbre l’iniziativa di astenersi da viaggi di istruzione e attività aggiuntive.

La protesta si muove. Oltre che all’Alessi e al Mariotti, da cui è partita, si mobilitano anche molti altri istituti dentro e fuori Perugia: Istituto Bernardino di Betto, ITIS Volta, Liceo Scientifico Spoleto, Liceo Classico Properzio, Liceo Scientifico Galilei, I.I.S. Pascal, Istituto Arnolfo di Cambio, IPSIA Foligno…


L’idea forte che si vuole mettere in risalto è che la protesta in atto non riguarda solo
gli insegnanti, ma tocca la sensibilità di tutti quelli a cui sta a cuore la scuola – studenti e genitori innanzitutto.


Incontriamoci in un’ assemblea cittadina

Sala della Partecipazione del Consiglio Regionale

Piazza Italia – Perugia –

4 Novembre ore 16








Coordinamento Docenti per la Scuola Pubblica – Perugia

http://docentiscuolapubblica.blogspot.com



martedì 26 ottobre 2010

Prossima Riunione Coordinamento Docenti

giovedì 28 ottobre 2010 
 ore 15.00,
 presso i locali del Liceo Artistico “B. di Betto” 
Via Canali, 27 Perugia, 
per organizzare l'assemblea cittadina del 4 novembre

Comitati, gruppi, coordinamenti in difesa della scuola pubblica

ReteScuole, rete di resistenza in difesa della scuole pubblica.
http://www.retescuole.net/


Comitato genitori e insegnanti x la scuola pubblica – Padova e Provincia


salva la scuola pubblica


logo


I DOCENTI SCAPIGLIATI

"LA SCUOLA È APERTA A TUTTI" (ART. 34 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA)


COORDINAMENTO IN DIFESA DELLA SCUOLA PUBBLICA STATALE - CATANIA



COORDINAMENTO VIVA LA SCUOLA PUBBLICA

COORDINAMENTO PRECARI SCUOLA di PERUGIA

lunedì 25 ottobre 2010

Perchè aderire alla protesta in atto



Vorrei spendere due parole sulla situazione attuale e sulle nostra condizione di docenti. E’ sotto gli occhi di noi tutti che la scuola pubblica italiana sta vivendo un momento che definire difficile è assolutamente eufemistico. Da parte della politica non c’è alcuna attenzione né interesse a investire in un settore delicato qual è quello della formazione; la scuola pubblica è piuttosto vista come un peso, una palla al piede di cui sbarazzarsi il prima possibile. Se si guarda oltre il maquillage ad effetto proposto dai media, la cosiddetta riforma della secondaria superiore non è altro che una serie di tagli di ore di scuola e personale.
I docenti sono sempre più marginalizzati e maltrattati con una serie di misure (ad esempio il taglio degli scatti di anzianità) che rendono le nostre condizioni di vita e di lavoro sempre più difficili e precarie. Un docente costantemente additato come fannullone dal tam tam mediatico,  un docente che ha difficoltà a comprarsi libri per approfondire ed ampliare le proprie conoscenze, un docente spesso vessato da una burocrazia inutile ed ottusa, deve compiere quotidianamente un enorme sforzo di automotivazione per riuscire a portare avanti un lavoro così delicato che richiede conoscenze, competenze, sensibilità, capacità relazionali ed entusiasmo.
Credo che non sia giusto lasciarci trattare così: in primo luogo per noi stessi, per la nostra dignità di persone e di professionisti, ma anche e soprattutto per la scuola pubblica italiana in cui abbiamo creduto e continuiamo a credere a dispetto di tutto.
Credo che se la scuola italiana continua ad esistere nonostante tutto, ciò sia dovuto alla voglia di fare, all’entusiasmo, alla passione dei docenti italiani che hanno lavorato e continuano a lavorare in condizioni ai limiti della decenza. Se questa scuola ancora sopravvive e riesce ancora a produrre conoscenza lo si deve alla comunicazione che avviene in classe fra docenti appassionati e studenti che hanno ancora la voglia e l’entusiasmo di imparare. A dispetto di tutto. Delle aule sovraffollate in cui è impossibile respirare, della tecnologia carente, delle biblioteche pressoché inutilizzate e inutilizzabili, degli orari assurdi e dei diritti che vengono continuamente ignorati.
Siamo a un bivio, oramai. I segnali vanno tutti nel senso di un impoverimento ulteriore della scuola pubblica. Non possiamo più abbassare la testa ed andare avanti come se nulla fosse, mettendo le pezze ad un vestito ormai lacero e consunto. Non serve più, se mai è servito.
Al punto cui siamo arrivati è necessario far emergere le contraddizioni, far capire ad un’opinione pubblica distratta e prevenuta che se gli insegnanti mollano, la scuola italiana, la scuola di tutti, crolla. Come farlo capire? Le azioni di lotta tradizionali (sciopero, blocco degli scrutini) lasciano il tempo che trovano per motivi che non sto qui ad analizzare. La strada che abbiamo scelto, per quanto discutibile ed imperfetta, vuole essere il segnale di un disagio, un tentativo di far sentire che esistiamo e che siamo stufi di fare sempre come se nulla fosse.
Detto questo, credo che siamo solo agli inizi. Alla provocazione è necessario far seguire la comunicazione (con genitori, studenti, forze politiche) senza illudersi che saremo capiti. Se non altro impareremo a parlare al mondo fuori della scuola, a perdere un po’ di inutile autoreferenzialità che ci ha sempre penalizzato come categoria.
Poi dovremo imparare ad essere un po’ più uniti e meno sospettosi gli uni degli altri. Infine dovremo inventarci altre forme di lotta. Non è finita qui.

Lorella Marini
Liceo Scientifico ‘G. Alessi’
PERUGIA

Documento sottoscritto dai docenti dell' I.I.S. “Pascal - di Cambio” di Perugia

Comunicazione dei docenti dell’ I.I.S. “Pascal - di Cambio” di Perugia


Di fronte alla grave situazione creatasi nel mondo della scuola a seguito della riduzione costante degli investimenti nell’istruzione pubblica, i docenti che sottoscrivono questo documento hanno scelto come forma di protesta l’astensione dal programmare Viaggi d’istruzione e Stage.
Con questa iniziativa non si vogliono creare contrapposizioni tra docenti e famiglie o tra docenti e studenti, ma rendere tutti coscienti delle difficoltà in cui versa la scuola, affinché tutti contribuiscano a far sentire il disagio dal proprio punto di vista.
I punti maggiormente critici dei provvedimenti che si sono abbattuti sul mondo della scuola sono:
  • Tagli pesantissimi al personale, con conseguente impoverimento dell’offerta formativa e sovraffollamento delle classi;
  • Aver applicato la riforma tramite circolari e non leggi seguendo una procedura dichiarata illegittima in alcuni casi dal TAR del Lazio, a causa di forzature nei tempi e nei metodi;
  • Aver bloccato gli scatti di anzianità che per noi insegnanti rappresentano l’unica forma di avanzamento della carriera;
  • Aver disconosciuto il lavoro dell’insegnante (24 ore su 24) nei Viaggi d’istruzione per i quali non è previsto più alcuna indennità di missione.

Poiché le altre forme di protesta spesso si sono rivelate inefficaci, ci rivolgiamo agli alunni e alle loro famiglie perché comprendano il significato e la validità della nostra iniziativa sperando che quanto prima si trovi occasione concreta di confronto e di dibattito.


  • Perugia 21/10/2010                                                               
   I docenti dell’ I.I.S.    

domenica 24 ottobre 2010

Aumentano le scuole, aumentano gli insegnanti, crescono le idee

Non è la prima volta che ci si vede ma si è sempre di più. Aumentano le scuole, aumentano gli insegnanti, crescono le idee.
Al confronto che si è avuto venerdì 22 ottobre presso i locali del liceo scientifico Alessi di Perugia erano presenti docenti di quasi tutte le scuole superiori di Perugia ma anche di Assisi, Foligno, Spoleto.

Si sta allargando sempre di più nelle scuole umbre l’iniziativa di astenersi da viaggi di istruzione e attività aggiuntive
L'idea forte che si è voluto mettere in risalto è che la protesta in atto non riguarda solo gli insegnanti ma tocca la sensibilità di tutti quelli a cui sta a cuore la scuola : studenti e genitori innanzitutto.

Per questo si è pensato di incontrarci tutti in un'assemblea cittadina nella 

Sala della Partecipazione del Consiglio Regionale Piazza Italia – Perugia  il 4 novembre alle ore 16 
per dare seguito e forza al nostro impegno nel sostegno di una scuola ricca di risorse, pubblica e democratica


Documento sottoscritto dai docenti del Liceo Classico "Mariotti"

Dichiarazione dei docenti del liceo classico “A. Mariotti” di Perugia
di astensione dalle attività non obbligatorie.

Di fronte all'opera di graduale smantellamento nei confronti della scuola pubblica italiana, i docenti del liceo classico “A. Mariotti”  di Perugia, che sottoscrivono questo documento, hanno scelto, come forma di protesta, l’astensione dall'effettuare sostituzioni e prestazioni straordinarie in genere e dal programmare viaggi di istruzione e stage.
I docenti continueranno a garantire il regolare svolgimento dei compiti connessi ai doveri contrattuali (lezioni, attività collegiali, azioni connesse alla realizzazione dell’offerta formativa) ma si asterranno, con rammarico, da tutte le altre attività che, pur considerate un arricchimento per la formazione, non sono obbligatorie.
Con questa iniziativa non si vogliono creare contrapposizioni fra docenti, famiglie e studenti, ma rendere tutti coscienti delle difficoltà in cui versa l’istruzione e del rischio di un forte abbassamento della  qualità della scuola pubblica nel suo complesso, con grave danno per gli studenti.
I punti maggiormente critici e dannosi dei provvedimenti governativi sono i seguenti:
1.      la crescita del numero degli alunni per classe che rende precaria la sicurezza e arreca grave danno all'efficacia dell'attività didattica;
2.      la dequalificazione e l'impoverimento  dell'offerta formativa che derivano dall'azzeramento dei corsi sperimentali;
3.      il taglio delle risorse per il funzionamento della scuola e, in particolare, per le attività di sostegno e recupero che priva gli alunni più deboli dei necessari interventi personalizzati;
4.      il taglio dei fondi per le supplenze e la saturazione delle cattedre a 18 ore e oltre, che riduce la disponibilità di personale per le sostituzioni e produce, dunque, una diminuzione del numero di ore e di giorni di lezione effettiva per gli studenti; 
5.      il mancato rinnovo di contratti per docenti precari e per personale amministrativo, tecnico e ausiliare che, negli anni, sono stati indispensabili per il funzionamento della scuola;
6.      la mancanza di un piano nazionale di aggiornamento dei docenti per i nuovi indirizzi e programmi di studio;
7.      l'avere applicato la riforma con forzature nei tempi e nei metodi nonostante i pareri negativi del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione e le diverse sentenze di illegittimità  del TAR.
Per quanto concerne la nostra categoria riteniamo inaccettabile il blocco degli scatti di anzianità nel triennio 2009 -2011, che per noi insegnanti rappresentano l'unica forma di avanzamento della carriera.  La loro sospensione economica e giuridica comporta una mancata retribuzione i cui effetti non incidono solo sui tre anni, ma sull’intero arco della vita lavorativa, sui trattamenti di fine servizio e sulla pensione, con un danno economico complessivo quantificabile, per un docente a inizio carriera, in più di 40.000 € lordi.
Per i viaggi di istruzione, all'impegno totale degli insegnanti  (24 ore su 24)  fa riscontro il totale disconoscimento del loro lavoro poiché non è più previsto alcun compenso.
Ci rivolgiamo anche agli alunni ed alle famiglie perché comprendano  significato e validità della nostra protesta sperando che quanto prima si trovi occasione concreta di confronto e dibattito.
I docenti del Liceo classico “A. Mariotti”  
Al Dirigente Scolastico
del Liceo Classico “A.Mariotti”
SEDE

 Oggetto: astensione attività non obbligatorie.

Il/la  sottoscritto/a prof./ssa …………………………. docente  di questo liceo, sottoscrittore della dichiarazione di protesta, considerati i punti di criticità elencati nella “Dichiarazione dei docenti del liceo classico “A.Mariotti” di Perugia, di astensione dalle attività non obbligatorie”

DICHIARA
di aderire alla protesta sindacale in corso e che, per l'anno scolastico 2010/2011, si asterrà:
dall’accettare ore eccedenti per sostituzioni e supplenze,
dal programmare viaggi d'istruzione e stage.
Pertanto il sottoscritto si limiterà a rispettare l'orario di servizio obbligatorio previsto dal vigente CCNL della scuola e a garantire le attività del POF.

Documento sottoscritto dai docenti del Liceo "Properzio" di Assisi

Documento sottoscritto dai docenti del Liceo Scientifico "G. Galilei" di Perugia

Al Dirigente Scolastico
del Liceo Scientifico “Galileo Galilei “
di Perugia



Oggetto: Astensione dalle attività non obbligatorie



I sottoscritti docenti del Liceo Scientifico “Galileo Galilei” ,considerato che negli ultimi anni la scuola Pubblica Statale Italiana ha subito una politica di destrutturazione continua cha ha fra l’altro portato a :

. tagli indiscriminati degli organici ( 130 mila negli ultimi tre anni);
. licenziamenti dei docenti precari;
. blocco dei contratti per tre anni;
. abolizione degli scatti di anzianità.

Tanto premesso
DICHIARANO,

aderendo alla protesta in corso in molti istituti della Comune e della Provincia , che per l’anno scolastico 2010/2011 si asterranno da :

  1. supplenze e ore straordinarie eccedenti l’orario obbligatorio

  1. accoglienza nelle proprie classi di alunni di altre classi scoperte che non sia richiesta con formale ordine di servizio che implichi da parte della Dirigenza  l’assunzione di responsabilità sulla sicurezza degli alunni medesimi  ( soprattutto per  spostamenti  di alunni per i corridoi talora con le sedie  in mano o in testa , per il rispetto dei parametri di sicurezza previsti dalla legge sulla sicurezza  e dalla legge sicurezza antincendi )


  1. viaggi di istruzione.


Pertanto i sottoscritti si limiteranno a rispettare l’orario di servizio obbligatorio previsto dal vigente CCNL della Scuola e a garantire le attività del POF nelle forme deliberate dal Collegio dei Docenti



Perugia  , lì


FIRME                             ASTENSIONI       PUNTO 1             PUNTO 2                     PUNTO3
                                     (4. indicare i punti )


Dalla stampa locale



mercoledì 20 ottobre 2010

Prossima Riunione Coordinamento Docenti

Invitiamo tutti gli insegnanti delle scuole di Perugia ad una riunione che si terrà venerdì 22 ottobre c.m., alle ore 15.00, presso i locali del Liceo Scientifico “G. Alessi” di Perugia, per una riflessione e un confronto sulla situazione delle singole scuole e per coordinarci nella protesta che si sta portando avanti.

Documento sottoscritto dai docenti del Liceo Scientifico "G. Alessi" .

Al Dirigente Scolastico del Liceo Scientifico "G. Alessi"
SEDE


Oggetto : Astensione attività non obbligatorie

I sottoscritti Docenti dell'Istituto, considerato che negli ultimi anni
la Scuola Pubblica Statale Italiana ha subito un attacco continuo tramite una politica di marginalizzazione e destrutturazione che ha fra l’altro portato a:

• tagli indiscriminati degli organici (130 mila negli ultimi 3 anni);
• licenziamenti di massa dei Docenti precari;
• blocco dei contratti per 3 anni;
• abolizione degli scatti di anzianità.

DICHIARANO

Di aderire alla protesta sindacale in corso e pertanto si asterranno per l'anno scolastico 2010/2011 dalle seguenti attività non obbligatorie:
➢ supplenze dei colleghi assenti e lavoro straordinario;
➢ viaggi d'istruzione.

Pertanto i sottoscritti si limiteranno a rispettare l'orario di servizio obbligatorio previsto dal vigente CCNL della Scuola e a garantire le attività del POF .

martedì 19 ottobre 2010

Protesta dei docenti del Liceo Scientifico “G. Alessi”



Di fronte all’opera di graduale smantellamento che l’attuale governo sta conducendo nei confronti della Scuola Pubblica italiana, la larga maggioranza dei docenti del Liceo Scientifico G. Alessi di Perugia  (circa il 70%) ha scelto di astenersi dall’effettuare sostituzioni e prestazioni straordinarie in genere, nonché dall’accompagnare gli alunni a viaggi di istruzione e stage.  Tale astensione assume la valenza di protesta per difendere i nostri diritti di lavoratori senza venir meno ai  doveri contrattuali, in quanto le attività oggetto di sospensione non solo non sono obbligatorie, ma, pur rappresentando un arricchimento dell’offerta formativa, non compromettono il percorso didattico del quale garantiamo il regolare svolgimento.
Con quest’iniziativa non si vogliono creare contrapposizioni fra docenti e famiglie, o docenti e studenti, ma rendere tutti coscienti delle difficoltà in cui versa la scuola, affinchè tutti contribuiscano a far sentire il proprio disagio secondo il proprio punto di vista.
I punti maggiormente critici ( e dannosi ) dei provvedimenti governativi sono i seguenti:
·         la crescita del numero degli alunni per classe che rende precaria la sicurezza e arreca grave danno all’efficacia dell’attività didattica;
·         la dequalificazione e l’impoverimento  dell’offerta scolastica che derivano dall’azzeramento dei corsi sperimentali;
·         il taglio delle risorse per attività di sostegno e recupero che priva gli alunni più deboli dei necessari interventi personalizzati;
·         il taglio dei fondi per le supplenze e la saturazione delle cattedre a 18 ore e oltre, che stanno producendo un aumento delle classi scoperte e una diminuzione del numero di giorni di lezione effettiva per gli studenti; 
·         la mancanza di un piano di aggiornamento dei docenti ai nuovi indirizzi e programmi di studio;
·         la mancanza in molti casi di libri di testo adeguati alle indicazioni nazionali relative ai programmi per le singole discipline;
·         l’avere applicato la riforma tramite circolari e non leggi  seguendo una procedura dichiarata illegittima, in alcuni casi, dalle ordinanze del TAR,  a causa di forzature nei tempi e nei metodi.
La penalizzazione riguarda tutta la scuola, perché tutti i provvedimenti, che presi singolarmente possono sembrare di poco conto, portano ad un forte abbassamento della qualità della scuola pubblica nel suo complesso, con grave danno per gli studenti.

In particolare per quanto concerne la nostra categoria, inaccettabile e vergognoso è il blocco degli scatti di anzianità, che per noi insegnanti rappresentano l’unica forma di avanzamento della carriera. La loro sospensione, quindi,  economica e giuridica comporta una mancata retribuzione i cui effetti incidono, non solo su tre anni, ma su tutta la vita lavorativa, sui trattamenti di fine servizio e sulla pensione, con un danno economico complessivo quantificabile, per un docente a inizio carriera, in più di 40.000 € lordi

Per i viaggi di istruzione, all’impegno totale degli insegnanti  (24 ore su 24)  fa riscontro il totale disconoscimento del loro lavoro: nessun compenso è previsto.

Riteniamo che alunni e famiglie comprendano  significato e validità della nostra protesta sperando che quanto prima si trovi occasione concreta di confronto e dibattito.

                               I docenti del Liceo Scientifico G. Alessi Perugia