mercoledì 28 novembre 2012

Il 26 novembre, sollecitato da colleghi di varie scuole, si è tenuto presso il Liceo Alessi un incontro di insegnanti con l’intento di riprendere l’attività del Coordinamento Docenti Scuola Pubblica


che in questo momento di proteste di insegnanti e studenti potrebbe tornare a svolgere la sua funzione.
Erano presenti più di 40 insegnanti in rappresentanza di alcune scuole superiori di Perugia (Galilei, Mariotti,  Pieralli, Capitini, Alessi) e  dei licei Mazzatinti di Gubbio e Properzio di Assisi.
Nel corso della discussione sono emerse sostanzialmente due posizioni politiche:

a) L’azione di movimento non può ignorare il ruolo che, bene o male, le organizzazioni sindacali continueranno - comunque - a svolgere nelle sedi istituzionali in rappresentanza della categoria. Ruolo che peserà in particolare nel momento in cui si riaprirà il confronto sul necessario rinnovo contrattuale. Pertanto occorre muoversi dalla base anche per fare pressione sui sindacati affinché si facciano effettivamente portavoce del disagio e delle rivendicazioni degli insegnanti e si pongano come obiettivo fondamentale la difesa della scuola pubblica e la valorizzazione della funzione docente.

b) Non si può accordare alcuna fiducia ai sindacati, che non assolvono in alcun modo al loro compito e, di fatto complici dei vari governi, hanno contribuito nel tempo al progressivo smantellamento della scuola pubblica.

Dopo la giornata di sciopero del 24 novembre che, nonostante il boicottaggio Cisl, Uil, Snals e Gilda, ha registrato a livello cittadino una forte partecipazione, le scuole di Perugia si stanno organizzando per attuare forme di  protesta significative che mantengano alta l’attenzione sulla scuola, vista anche la posizione dell’attuale governo (ben espressa in questi giorni dal primo ministro).
Alcune scuole (Pieralli, Capitini) hanno adottato il blocco sostanziale delle attività extracurriculari con la motivazione che occorre denunciare il fatto che la scuola continua a funzionare, nonostante tutto, per la “buona volontà” degli insegnanti, che non è riconosciuto in alcun modo il lavoro sommerso e che non sono adeguatamente retribuite le attività funzionali all’insegnamento.
La posizione del Liceo Galilei è quella di privilegiare il coinvolgimento di studenti e famiglie e di non contrapporsi all’opinione pubblica. In questa ottica non intende sminuire l’offerta formativa bloccando le attività aggiuntive.
In altre scuole sono state espresse posizioni diversificate e quindi non sono state adottate strategie comuni.

A partire da tali posizioni, è possibile trovare un indirizzo politico comune e delle modalità operative condivisibili?

Le proposte:
-                     Organizzare in tutte le scuole  iniziative di discussione e adottare forme di protesta che raccolgano ampia adesione;
-                     Costituire commissioni che si occupino di varie tematiche:
-         Studio dei modelli di scuola europei
-         Rapporti con stampa e istituzioni locali
-         Coordinamento con studenti e genitori
-         …..
-                     Organizzare entro dicembre una giornata di mobilitazione cittadina che coinvolga forze politiche e istituzioni.
-                     Organizzare incontri periodici di coordinamento possibilmente  in scuole diverse.


-                    Prossima riunione il 5 dicembre dalle ore 15.00 alle 17.00 presso il Liceo Pieralli sede di Piazzale Anna Frank
  

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