sabato 7 maggio 2011

Prove INVALSI

Il  Coordinamento Docenti per la Scuola Pubblica di Perugia

In merito alle prove INVALSI previste per martedì 10 maggio 2011
propone quanto segue:

premesso che:

·     le Note ministeriali del 30 dicembre 2010 e del 20 aprile 2011 NON SONO fonti di legge e non vincolano quindi i docenti alla somministrazione,
·     alcuni sindacati di categoria ribadiscono in documenti ufficiali la “non obbligatorietà” dei quiz,
·     i Collegi dei docenti, unico organo deliberativo della scuola, NON SONO STATI CONVOCATI per esprimersi sull’adesione, né la somministrazione delle prove è stata prevista dai Piani Annuali delle scuole;
·     non ci sono stati tempi e spazi sufficienti di discussione relativi alla valenza didattica delle prove stesse,
·     non sono noti i criteri della scelta delle classi campione,
·     per le classi non rientranti nel campione la somministrazione e la correzione delle prove è affidata alle scuole,

invita gli insegnanti
ad astenersi dal correggere le prove INVALSI

dato che:

·     è proprio la Nota ministeriale del 20 aprile 2011 a sottolineare che “le attività di somministrazione e correzione delle prove INVALSI sono da contemplare tra gli impegni aggiuntivi dei docenti”- in quanto non previsti dagli artt. 28 e 29 del Contratto di lavoro,
·     le scuole e gli insegnanti non sono stati coinvolti nella individuazione di obiettivi, criteri, modalità e finalità della valutazione INVALSI,
·     la certificazione delle competenze non può essere legata ad una prova nell’ultimo periodo di scuola, ma deve essere frutto di una continua attenzione posta dagli insegnanti rispetto allo sviluppo/crescita dell’alunno e del suo apprendimento e adottata in ordine a più indicatori e relativi descrittori chiari e condivisi fin dall’inizio del percorso formativo,

è evidente infatti che

·     l’INVALSI è il primo tassello di un meccanismo che lega la valutazione degli studenti al finanziamento delle scuole e alla creazione di graduatorie di docenti nelle tre fasce di merito già previste dal decreto Brunetta.

(In allegato documento di Non disponibilità a collaborazione)

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